I progetti 2018 assunti e sostenuti su richiesta del Patriarcato Latino di Gerusalemme

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Studenti di Terra Santa Il Gran Magistero dell’Ordine ha scelto di orientare maggiormente l’aiuto economico accordato alla Terra Santa verso il sostegno all’istruzione, soprattutto per quanto riguarda gli stipendi dei professori nelle scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Sami El-Yousef – amministratore generale del Patriarcato Latino di Gerusalemme – ci ha trasmesso alcuni importanti dettagli concernenti i progetti che il Gran Magistero sostiene, in accordo con il Patriarcato stesso.


Nel 2018 l’impegno dell’Ordine riguardo agli interventi proposti dal Patriarcato Latino di Gerusalemme riguarda in primo luogo il completamento di alcuni progetti avviati negli anni precedenti.

Un esempio è quello della chiesa di Jubeiha. La città di Jubeiha (Giordania) ospita una crescente comunità cristiana. La prima fase del progetto – riguardante il seminterrato – è stata terminata prima di Natale 2017. La parrocchia è riuscita pertanto ad ospitare le celebrazioni natalizie nel seminterrato, che ha temporaneamente funto da chiesa. I lavori si protrarranno nel 2018, con la costruzione e l’ultimazione della chiesa stessa, nonché del campanile. «Speriamo di finire tutto entro Pasqua 2019», ha dichiarato Sami El-Yousef durante la riunione del Gran Magistero dello scorso aprile.

Fra gli altri progetti in corso, la scuola materna di Jaffa di Nazareth, collegata ad un’importante parrocchia del nord d’Israele. Questa struttura conterà 6 classi e una sala polivalente all’ultimo piano dell’immobile. L’intervento dovrebbe essere completato nell’estate 2018, di modo che il nuovo edificio possa aprire le porte per l’inizio dell’anno scolastico nel mese di settembre. In occasione della sua prima visita ufficiale in Terra Santa, il Governatore Generale aveva posto la prima pietra, dando inizio alla costruzione.

Il terzo progetto concerne la scuola materna di Hashimi, in Giordania. Per ragioni di sicurezza, le nuove norme previste dal ministero dell’istruzione vietano che le strutture edilizie per bambini abbiano più di un piano. Di conseguenza, si è deciso di costruire un nuovo fabbricato accanto alla scuola. L’amministratore generale del Patriarcato Latino ci ha informato che «l’intervento è cominciato e si trova già a buon punto. Come per Jaffa di Nazareth, dovrebbe essere terminato nell’estate 2018 per potere accogliere gli alunni all’inizio del nuovo anno scolastico ».

Oltre ai progetti già in corso – che risultano prioritari – solo un altro grande intervento è stato aggiunto al programma annuale: la ristrutturazione dell’abitazione dei sacerdoti di Anjara. In effetti, i sacerdoti si sono talmente dedicati allo sviluppo del nuovo edificio per i bambini da dimenticare di prendersi cura di loro stessi. «Quando li ho visitati qualche mese fa – racconta Sami – mi sono accorto che il luogo dove vivevano era in pessimo stato. Pertanto, uno speciale progetto è stato elaborato e sottoposto all’attenzione dell’Ordine, che ha accettato di finanziarlo, affinché i preti possano presto avere un’abitazione ristrutturata».

Inoltre, l’Ordine continua a finanziare l’aumento degli stipendi degli insegnanti. Attualmente, 1500 impiegati lavorano presso 45 scuole del Patriarcato e i loro redditi risultano nettamente inferiori al livello di vita locale in Palestina e Giordania. Riguardo tale misura che il Gran Magistero ha deciso di sostenere, Sami sottolinea che «si tratta di un progetto particolarmente importante, poiché queste 1500 famiglie cristiane vivono grazie all’opportunità d’impiego creata dalle scuole e l’esistenza dignitosa a loro offerta le incoraggia a restare in Terra Santa ».

Infine, quest’anno l’Ordine ha accettato di sovvenzionare alcuni piccoli progetti per circa 300.000 dollari, allo scopo di sostenere iniziative che non superino ciascuna i 30.000 dollari. Tali progetti favoriranno il potenziamento delle capacità e lo sviluppo di infrastrutture, così come la fornitura di attrezzature per scuole, centri e parrocchie. In totale, sono stati approvati 18 interventi, che finanzieranno lavori civili e meccanici (60%), opere di risorse umane e sviluppo (20%), e cure pastorali (20%).


Elena Dini


(primavera 2018)