Il muro di Cremisan: "l'ultimo chiodo alla bara di Betlemme"

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Il muro di Cremisan: "l'ultimo chiodo alla bara di Betlemme"

Malgrado la protesta del Patriarcato Latino di Gerusalemme, preoccupato per una sessantina di famiglie palestinesi della Valle di Cremisan le cui terre sono minacciate, i bulldozer israeliani hanno ripreso i lavori di costruzione del Muro di separazione il 17 agosto scorso, sradicando una cinquantina di olivi plurisecolari. La Conferenza episcopale americana ha chiesto al Segretario di stato americano John Kerry di intervenire sulle autorità israeliane affinché queste mettano fine ai lavori in corso. «Tali azioni fanno solamente vacillare la causa della pace ed impediscono la soluzione dei due Stati», scrivono i vescovi americani. Un recente rapporto di 90 pagine, che mira a fare luce su questa vicenda che dura dal 2006, è appena stato pubblicato dalla Società Saint Yves, centro cattolico per i diritti umani, con questo titolo eloquente: «L'ultimo chiodo alla bara di Betlemme». Questo rapporto, corredato di foto e cifre, presenta una breve storia del problema, le principali poste in gioco e le sue implicazioni giuridiche, relativamente alle leggi civili israeliane, alle leggi militari e al diritto internazionale.       

Fonte: Patriarcato latino di Gerusalemme 


(10 ottobre 2015)