Palazzo della Rovere: comunicato ufficiale dell'Ordine

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Palazzo della Rovere_Ingresso Penitenzieri Palazzo della Rovere

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ha sottoscritto in data 10 Marzo 2023 gli accordi con una Società Benefit del Gruppo Fort Partners, per l’affidamento di una porzione di Palazzo della Rovere, in via della Conciliazione 33 a Roma,  in locazione ad uso alberghiero sotto la gestione del gruppo Four Seasons.

Al termine della gestione alberghiera del precedente inquilino, l’Ordine nel 2020 aveva avviato a mezzo stampa una indagine su manifestazioni di interesse di operatori economici italiani o internazionali, per selezionare quello cui affidare la ristrutturazione e la gestione dell’albergo.   

Una Commissione Internazionale dell’Ordine ha individuato, fra le numerose offerte pervenute, con procedura di rigorosa trasparenza l’offerta più conveniente per l’Ordine in quella presentata dal gruppo Fort Partners.

Trattandosi di un atto di straordinaria amministrazione l’Ordine ha quindi richiesto ed ottenuto da parte delle competenti Autorità della Santa Sede, la preventiva autorizzazione ad validitatem ad avviare il negoziato con il predetto gruppo.

Il successivo negoziato si è concluso con un accordo in base al quale la società prescelta si farà interamente carico delle spese della ristrutturazione del Palazzo, consentendo all’Ordine di devolvere interamente alla Terra Santa le contribuzioni volontarie ricevute dai propri membri.
 

(Città del Vaticano, 14 Marzo 2023)

In merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa e in risposta ad alcune richieste pervenute da alcuni operatori economici circa la procedura di selezione per la gestione di una porzione del Palazzo della Rovere, di proprietà dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, si precisa quanto segue.

Alla predetta procedura non si applicano le “Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”, adottate il 19 maggio 2020 con Lettera apostolica in forma di Motu Proprio, sia in quanto l’Ordine non è incluso nella lista di cui all’articolo 2, lettera a) delle predette Norme, sia in quanto la procedura di selezione è iniziata nel 2019. Norme che, peraltro, per le locazioni attive non richiedono una procedura competitiva.

Ciò nonostante, l’Ordine ha ritenuto essere meglio rispondente al proprio interesse istituzionale garantire la massima partecipazione di possibili offerenti. Il 10 novembre 2020 l’Ordine ha, quindi, pubblicato un avviso sul quotidiano “Osservatore Romano” e affidato la valutazione delle offerte ad una Commissione internazionale di esperti.

Diversamente da quanto riportato da fonti stampa, la procedura di selezione per la gestione alberghiera di Palazzo della Rovere non è ancora conclusa, pur essendo state individuate, con un ordine di preferenza, alcune offerte che riscontrano l’interesse dell’Ordine.

All’esito delle negoziazioni in corso e sotto la vigilanza degli Organi della Santa Sede a ciò deputati, l’Ordine comunicherà le proprie determinazioni, che saranno assunte esclusivamente in base al migliore soddisfacimento degli interessi sottesi alle proprie finalità istituzionali, rifuggendo da ogni indebita interferenza esterna, per contrastare la quale sarà adottata ogni legittima azione in ogni sede.

Ogni notizia che non sia basata su un comunicato ufficiale emanato da questo Ordine dovrà ritenersi infondata.
 

(Città del Vaticano, 14 Giugno 2022)

 

Palazzo della Rovere_Esterno

L'Ordine del Santo Sepolcro è statutariamente un Ente Centrale della Chiesa Cattolica, con circa 30.000 membri in tutto il mondo - Cavalieri e Dame - la cui missione è sostenere, con le proprie generose donazioni, le opere pastorali, educative e sociali del Patriarcato Latino di Gerusalemme (che comprende i territori di Giordania, Palestina, Israele e Cipro).

La dimensione caritativa della vita dell'Ordine si accompagna ad un intenso impegno spirituale da parte dei suoi membri e alla loro partecipazione ai pellegrinaggi in Terra Santa, che rafforzano i legami tra la Chiesa universale, le Chiese locali e la Chiesa Madre di Gerusalemme.

I responsabili e i membri dell'Ordine sono tutti volontari. L’Ordine ha a disposizione un solo immobile, donato dalla Santa Sede: il Palazzo di Domenico della Rovere in Borgo, situato a Roma in Via della Conciliazione. Come un amministratore fedele e prudente, esso ha il dovere di prendersi cura di tutto ciò che gli è stato affidato e che gestisce con trasparenza. Lo storico edificio ha oltre cinque secoli ed è stato costruito prima dell'attuale Basilica di San Pietro.

Una parte del palazzo è stata fino a poco tempo fa affittata a una società alberghiera per coprire, attraverso le rimesse, i costi di gestione dell'Ordine, di modo che tutte le donazioni ricevute possano effettivamente essere dirette al Patriarcato Latino di Gerusalemme. Questa è stata dall’inizio la finalità della donazione.

Dall'autunno 2020, secondo le regole di trasparenza indicate dalla Santa Sede, l'Ordine è alla ricerca di una nuova società che possa gestire lo spazio alberghiero e prendere a carico dei necessari lavori di restauro con l’approvazione della Sovrintendenza e del Comune di Roma.

Una Commissione internazionale è stata istituita, a suo tempo, dal Gran Maestro dell'Ordine. Questa Commissione ha indicato le sue preferenze e ha scelto – conformemente alle norme previste da Papa Francesco per la Santa Sede – le manifestazioni di interesse, a seguito di una ricerca di mercato, che meglio corrispondono alle esigenze e alle finalità dell’Ordine. Ogni passo è stato riferito ed è approvato della Segreteria per l'Economia. L'Ordine è consapevole della responsabilità che ha di conservare e gestire con cura e trasparenza l’immobile, alla luce della sua missione di evangelizzazione e di attenzione verso la Terra Santa.

Questa linea etica è chiara nei colloqui preliminari in atto con le compagnie alberghiere candidate.
 

(Maggio 2022)